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Museo Musicalia
Via Lizzano, 1241
All’interno di Villa Silvia-Carducci, si trova il museo Musicalia, uno spazio dedicato alla musica meccanica, unico in Italia. Oggi questi tipi di meccanismi sono caduti in disuso (si possono ritrovare solo in piccolo formato in qualche carillon), ma fino all’introduzione del grammofono era l’unica maniera per ascoltare musica non dal vivo, erano proprio questi grandi strumenti meccanici, che con ingranaggi, cilindri e martelletti caratterizzano la vita popolare dei secoli passati.
Il museo ricostruisce questo mondo antico ormai scomparso, attraverso un’esposizione cronologica divisa in sette sale. La prima è dedicata al progetto disegnato da Leonardo da Vinci per un tamburo meccanico, con una ricostruzione funzionate dell’oggetto. Nella seconda sala sono esposti numerosi organetti da camera, come si trovavano nelle case dell’alta borghesia nel corso dell’Ottocento. Questi strumenti non solo suonavano, ma spesso si trovavano in veri e propri automi che si muovevano a ritmo, un modo per stupire gli ospiti della casa.
La terza sala è dedicata al fonografo, il primo strumento capace di registrare la voce umana, invenzione di Thomas Edison: la sala si concentra proprio sulla registrazione, esibendo l’attrezzatura necessaria per incidere i primi cilindri metallici fino ai dischi in vinile. La quarta sala è dedicata ai grandi organi da strada, ovvero a quei meccanismi che venivano fatti suonare alle fiere, alle feste, in altri eventi, spesso immortalati in letteratura o nel cinema. La quinta sala è una delle più particolari, essendo la stanza fatta allestire e preparare dai conti Pasolini Zanelli per la visita (prevista ma mai avvenuta) della regina Margherita di Savoia, con arredi originale. La sesta sala vede la ricostruzione di un’hall di un albergo di inizio Novecento, poiché all’epoca, in questi spazi si trovavano spesso strumenti meccanici per fare da sottofondo al gran via vai di persone. Nella settima e ultima sala, infine, vi è un originale organo da fiera, grande strumento meccanico a vapore, che suonava proprio durante le feste popolari.
