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Biblioteca Malatestiana
Piazza Bufalini 1
Vanto della città di Cesena, la Biblioteca Malatestiana è una delle principali al mondo, soprattutto per la sua grande valenza storica: è infatti l’unica biblioteca umanistica al mondo perfettamente conservata, sia nell’edificio architettonico, sia nel suo patrimonio librario.
La biblioteca fu costruita tra il 1447 e il 1452 su volere di Novello Malatesta, Signore di Cesena, il quale accolse la richiesta dei Francescani situati in città, di uno spazio più ampio per accogliere la loro grande raccolta di codici miniati. Per l’esecuzione dei lavori, Novello si affidò al marchigiano Matteo Nuti, il quale utilizzò come modello la biblioteca del Monastero di San Marco a Firenze, famosa opera del Michelozzo.
Alla biblioteca si accede attraverso un portale marmoreo, sul cui timpano si trova un elefante, emblema dei Malatesta, accompagnato dal loro motto Elephas Indicus culices non temet (l’elefante indiano non teme le zanzare). La porta in legno scuro fu intagliata dallo scultore Cristoforo da San Giovanni in Persiceto, come si può leggere inciso proprio sulla porta.
La struttura della biblioteca è simile a quella di una chiesa. Divisa in tre navate, con volte a crociera sulle navata laterali e a botte in quella centrale, la luce entra filtrata dalle piccole finestre laterali, mentre la navata centrale è illuminata dal grande rosone.
Il patrimonio librario della biblioteca è impressionante: oltre 250.000 volumi, di cui molti codici miniati, manoscritti antichi, incunabili quattrocenteschi e cinquecentini, libri a stampa realizzati nel XVI secolo.


